1992-1997
Al S. Lorenzo Pescantina allena per cinque stagioni, dal 1992-93 (Pulcini - annata 83-84 con l'amico Andrea Recchia) al 1996-97(Allievi 80-81 e Esordienti 84). Nel mezzo un'altra stagione alla guida dei Pulcini (93-94) e due degli Esordienti (94-95 e 95-96). In quegli anni è anche dirigente del sodalizio biancorosso, contribuendo alla sua crescita, con i presidenti Cuccuru, Donatelli e Gianbenini.
1997-2000
Arriva al Sona M. Mazza del presidente Cinquetti grazie a un'intuizione di Alfiero "Peo" Zerpelloni, che lo nota negli allievi del S. Lorenzo e gli offre la panchina degli Allievi Regionali Sperimentali (stagione 1997-98 annata 82). L'anno seguente partecipa al campionato regionale Allievi e nel 1999-2000 a quello Juniores, centrando la finale di categoria.
2000-2002
E' Paolo Foroni a volerlo fortemente alla guida della Juniores Nazionale del sodalizio mantovano. Nel febbraio del 2001 il presidente Trazzi lo promuove sulla panchina della prima squadra, che condurrà alla vittoria del campionato di serie D. L'anno seguente è confermato sulla panchina della storica C2 nella travagliata avventura dei biancazzurri tra i pro.
2002-2005
E' il ds Luca Piazzi a chiedergli di provare a risollevare le sorti dei trentini del Mezzocorona, ultimi in serie D dopo nove giornate di campionato. Gaburro entra e porta la squadra alla salvezza senza passare dai play out. Nelle due stagioni successive (2003-2004 e 2004-2005) raggiunge l'obiettivo salvezza, centrando un ottavo e un nono posto. Se ne andrà di sua iniziativa nel maggio del 2005, considerando chiuso un ciclo.
2005-2006
Il presidente Francesco Mio lo chiama dopo l'esperienza trentina per raddrizzare la stagione granata, impressionato dal gioco del Mezzocorona di due anni prima. Il tecnico veronese entra alla settima giornata con la squadra ultima e inizia una risalita che dovrà forzatamente fermarsi dopo un terribile incidente stradale che lo terrà lontano dai campi per più di un mese. Rientrato comunque in panchina in primavera e nonostante nove risultati utili consecutivi, Gaburro non riuscirà ad evitare i play-out, che saranno fatali nello sfortunato spareggio contro la Biellese.
2006-2007
Entra a Trento all'ottava giornata con la squadra ultima a un punto e la porta alla salvezza (play-out vinti contro il Rivignano), confermandosi specialista delle entrate in corsa. A fine anno non trova però un accordo e rimane sul mercato alla ricerca di nuove sfide.
2007-2008
Rimasto senza squadra fino a dicembre decide di accettare la sfida proibitiva dell'Alta Vallagarina, ultima alla dodicesima giornata in serie D. Nonostante un girone di ritorno arrembante, non può evitare la retrocessione diretta in Eccellenza.
2008-2009
La parentesi di settore giovanile si riapre a Mezzocorona, dove il vice presidente Claudio Tonetti lo chiama alla guida della Berretti, oltre che per organizzare l'avventura dei giovani da dietro la scrivania. Quell'esperienza di programmazione ne arricchisce il percorso di formazione, mentre sul campo la squadra si toglie grandi soddisfazioni, con risultati di prestigio contro le professionistiche Milan, Atalanta e Brescia.
2009-2011
Aladino Valoti lo chiama alla guida della Primavera blu-celeste, dove avrà modo di sperimentare nuove metodologie e approfondire aspetti tattici, grazie anche alla collaborazione con uno staff tecnico di prim'ordine e i consigli di Alessio Pala e Giovanni Bonavita. Dopo due stagioni nelle quali sfiora la qualificazione ai play-off, decide di non accettare l'offerta del presidente Andreoletti di diventare responsabile del Settore Giovanile Seriano e si mette alla ricerca di una nuova panchina.
2011-2015
Dopo diverse sirene provenienti dalla serie C2, subentra sulla panchina della neopromossa bergamasca Aurora Seriate del presidente Aldo Terzi e la guida verso una salvezza senza play-out. Nelle tre stagioni successive rimarrà in riva al Serio a fianco del ds Mancin e sarà protagonista di tre salvezze consecutive, in una squadra che si distinguerà per qualità del gioco espresso e abilità nel lanciare giovani calciatori.
2015-2016
Rimane nella bergamasca ed approda ai blues del presidente Bonasio, che guida dopo un'esaltante stagione alla conquista dei play-off, dove soccombe al Lecco in semifinale. Continua il suo feeling con gli attaccanti, e dopo Succi, Belotti e Razzitti (passato al Brescia dopo l'ultima stagione a Seriate), favorisce l'approdo di Tommaso Lella in Lega Pro (Giana Erminio).
2016-2017
Walter Vago individua nella sua figura l'uomo giusto per sostituire Zaffaroni a Caronno e tentare il salto di categoria. Dopo una stagione costantemente ai vertici del campionato di serie D, chiude centrando ancora i play-off, uscendo contro il Varese in semifinale.
2017-2018
La grande occasione di provare a rivincere il campionato di serie D arriva con la chiamata del ds Casella e del dg Diciannove in riva al lago d'Orta, dove la compagine del patron Allesina sogna la storica promozione in C. Dopo un testa a testa durato un'intera stagione con il Como e 82 punti finali in classifica, la squadra è promossa tra i professionisti tra lo stupore di mezza Italia.
2018-2020
Dopo la vittoria col Gozzano il presidente Paolo Di Nunno lo chiama a cercare di risollevare le sorti della Calcio Lecco 1912, che da sei anni milita nelle sabbie mobili della serie D. Il mandato è "all'inglese", di allenatore-manager, le ambizioni sono tante e la voglia di provare a ripetere l'impresa dell'anno precedente ancora di più. Con una cavalcata trionfale che vede i blucelesti chiudere con ventisette punti di vantaggio il girone A della serie D, Gaburro riesce a vincere il secondo campionato consecutivo, ritrovando con i lombardi quella serie C che aveva lasciato troppi anni prima a Portogruaro per colpa di un bruttissimo incidente stradale. L'anno successivo parte alla guida dei lombardi in serie C, venendo esonerato dopo appena sette giornate e sei punti conquistati in classifica.
Dopo una lunga sosta dovuta in parte all'esonero di Lecco e in parte dai tempi dettati dalla Pandemia Covid 19 appena scoppiata decide di sposare in corsa il progetto del Gravina FBC che milita nel girone H di serie D, con l'intento di risollevarlo in classifica e provare un esperienza nuova in una zona d'Italia diversa da quelle che lo avevano sinora visto protagonista. Entrato ai primi di gennaio con la squadra in coda al campionato (ma con diverse gare da recuperare) non riesce in breve tempo a imprimere la svolta desiderata e, causa anche qualche divergenza di vedute con la dirigenza, rassegna le sue dimissioni dopo appena tre mesi.
La delusione per l'esperienza pugliese dura poco, perché a giugno il ds Andrea Maniero lo vuole a Rimini per cercare di rilanciare le ambizioni del sodalizio romagnolo del presidente Alfredo Rota. Dopo un girone di andata strepitoso (45) l'allenatore veronese si ripete nel ritorno, vincendo la resistenza di Ravenna e Lentigione e aggiudicandosi il suo quarto campionato in carriera, che gli vale la riconferma tra i professionisti. L'anno seguente conclude il campionato al 9° posto guidando i biancorossi alla conquista dei play off, dai quali viene eliminato al primo turno contro il Pontedera.
Il 22 gennaio 2024 viene chiamato dall'Olbia calcio per cercare di risollevare le sorti del club, in quel momento penultimo nel girone B della serie C.