CALMA E FOLLIA

24.08.2019

Quella che sta per iniziare sarà una storia nuova. Il professionismo mancava da troppo tempo in riva al lago di Lecco e il ricordo di quanto vissuto soltanto qualche mese fa sembra ormai lontanissimo, spazzato via, giustamente, da nuove emozioni, nuovi compiti, nuovi obiettivi. 

Il mio Lecco arriva in serie C in punta di piedi. Con grande rispetto nei confronti di tutti, perché è vero che la storia conta (ed ha il suo fascino), ma è altrettanto vero che l'attualità conta almeno altrettanto. E attualmente noi siamo una neo-promossa, mentre ci sono realtà che hanno anni di categoria alle spalle. Questo aspetto va considerato nell'ambito di un'analisi onesta e costruttiva, che sappia andare oltre la pancia e la viscerale voglia di avere la meglio su tutto e tutti, portando in alto il bluceleste. 

In sede si sta lavorando moltissimo per mettersi "alla pari". Sia per quanto riguarda le novità regolamentari (lavoro di segreteria), sia per utilizzare al meglio tutte le informazioni tecniche in più che si possono avere sugli avversari (dati, immagini) che fanno capire giorno per giorno anche allo staff tecnico come tra D e C, di fatto, ci sia un abisso. 

Il parco giocatori è però atteso alla sfida più grande. L'essere "nuovi" nei primi mesi di lavoro significa mettere sul piatto l'entusiasmo e gli strascichi di conoscenza provenienti dalla passata stagione  e contrapporlo a numeri che sulla carta pesano molto di più da parte di colleghi, anche giovani, che hanno accumulato tanti minuti in categoria, anche nelle squadre meno "importanti". 

Quanto tutto questo potrà pesare sulla partenza di un gruppo di lavoro (squadra e dirigenza) che ha tantissima voglia di misurarsi con la nuova realtà?

Solo il campo potrà dirlo. A partire da una trasferta ad Arezzo che sembra proprio l'ideale per battezzarci un po' tutti, accantonare le elucubrazioni, i pensieri astratti e le previsioni e misurarsi con le difficoltà concrete che solo il campo, in questo sport fantastico, è in grado di presentare. 

Ognuno di noi è però consapevole che oltre alle sufficientemente decantate calma, capacità di analisi, razionalità... serve un briciolo di follia per raccogliere il massimo da un debutto del genere. 

La mezz'ora giocata contro il Monza nel triangolare in Trentino aveva mostrato un Lecco eccessivamente timoroso, curioso si, ma bloccato di fronte a tutti quei numeri, quei curriculum, quel peso specifico. 

Ad Arezzo vorrei una squadra intelligente. Non sbarazzina, non incosciente... intelligente. 

E l'intelligenza è fatta di letture, interpretazioni importanti a seconda delle fasi della gara e di quanto essa stia offrendo. Ma anche di quella voglia di stupire, di capitalizzare, di "portare a casa" che in questo momento altro non è che l'espressione di quanto ognuno di noi coltiva nel cuore e che, obiettivamente, non costa nulla. 

Mettiamola in campo, quindi, assieme a tutte le informazioni accumulate in settimana. Assieme alle tattiche, alle mosse previste e alle contromosse concordate. 

Non so quando, ma sento nel profondo che potrà servire, ad un certo punto della gara, per arrivare dove le gambe non possono nulla.