SCOPRENDO LECCO

12.07.2018

Ho voluto casa vicino allo Stadio, a quel "Rigamonti-Ceppi" che avevo più volte avuto l'onore (e quasi sempre il dispiacere) di vivere da avversario. Credo che la cosa mi permetta di raggiungere con più tranquillità ogni mattina il posto di lavoro, senza dover cercare parcheggio. La zona di Castello è davvero piacevole e la passeggiata che mi separa da quella che sarà la sede di tutti gli allenamenti stagionali, oltre che delle partite casalinghe, mi permette ogni giorno di scoprire scorci sempre nuovi di una città che si sta rivelando affascinante e suggestiva. 

Qui il calcio che conta, quello professionistico, manca da sei anni. Che a quanto mi sembra di percepire dai tifosi, devono sembrare sessanta, o seicento. Quasi ogni anno d'estate ci si è attaccati alla speranza e quasi ogni anno si è poi stati costretti a respingere in gola quel grido che si sarebbe voluto levare al cielo e che invece è sempre spettato a qualcun'altro. 

Il presidente Di Nunno sta per iniziare la sua seconda avventura in riva al Lago. Prima era stato a Seregno, e tutti noi ricordiamo quella squadra pazza e spettacolare che, con la guida tecnica dell'amico Sassarini, ha sfiorato la C regalando emozioni forti e bel calcio. L'anno scorso, per mille motivi, l'impatto con la piazza non è stato quello sperato e a fine anno presidente, società e tifoseria si sono trovati costretti a leccarsi le ferite per cercare di ripartire con rinnovato entusiasmo. 

C'era modo e modo, però, per farlo. E il Presidente ha scelto quello più totalizzante, passionale, convinto. Ci sono stati troppi infortuni perchè si era costretti a cambiare spesso superficie di allenamento e a girovagare per la provincia? Ecco pronto uno campo in sintetico di ultima generazione proprio nello stadio della città, così che tutto diventi a portata di mano e di... tifoso. La gente ha bisogno di una spinta in più per riempire gli spalti? Riverniciamo totalmente le tribune e promuoviamo un restyling completo del Rigamonti-Ceppi. Fantastico. L'anno scorso si è stentato nonostante gli acquisti fossero stati più che promettenti? Non ci si abbatte, si azzera e si riparte, investendo ancora di più e tornando a mirare dritti sull'obiettivo. 

Che dire... la squadra sta nascendo, mancano meno di due settimane al raduno e quindi ci siamo quasi. La voglia di iniziare è molta. Di sudare in campo, di verificare con mano la qualità delle pedine che sono state scelte con attenzione e cura. L'obiettivo è uno solo: permettere a quel grido di liberarsi e al cielo di tingersi, finalmente, di bluceleste,