LA CULTURA DEL SOSPETTO NON MI APPARTIENE

30.03.2018

Finita la dura battaglia di Carate sto rientrando in auto quando decido di mettere sotto carica il cellulare. Si era spento durante la partita e al termine non lo avevo nemmeno guardato. Appena tornato in vita é tempestato di messaggi relativi a quello che viene definito lo "scandaloso gol del Como". Clicco sui vari link Facebook e la vedo: una colossale papera del portiere dell'Inveruno. Impreco. La riguardo. Assurdo. 

Ecco... il mio pensiero finisce lí. Si tratta dello stesso portiere che ha fatto parate su parate durante tutta la gara. Cosa gli sará mai passato per la testa? Questo é il calcio, a volte capita a te, a volte a me. In certe gare tiri in porta cento volte e non segni, in altre segni senza nemmeno tirare. 

É pericoloso pensare male. E non mi interessa farlo. Io non credo mai alla malafede, né degli arbitri, né delle societá, tantomeno dei calciatori. Credo nella casualitá e nei valori. 

Oggi abbiamo giocato una gara di spessore contro un'ottima squadra: strutturata, tecnica e straordinariamente motivata. Trovo piú scandaloso che la Caratese sia in quella posizione di classifica rispetto al fatto che il Como abbia segnato un gol del genere. Significa che investire non basta. Abbiamo fatto un punto, potevano essere tre, ma anche zero. Abbiamo dato il massimo. Se a Como terminava in paritá riuscivamo a mantenere invariato il nostro vantaggio. Invece sono tornati a due punti. Gli stessi che avevano due partite fa. Ma sono stati anche a uno. O a otto. Ma sempre dietro. Le palle per vincere la partita e rendere "inutile" la papera al 92' del portiere dell'Inveruno le abbiamo avute. Potevamo essere piú precisi. O fortunati.

La cultura del sospetto non mi appartiene, mi dispiace deludere chi mi ha messaggiato nel post partita. Penso che appartenga ai deboli. O agli insicuri. Se iniziassi a pensare male, cambierei lavoro. E cosí dovrebbero fare tutti coloro che seguono le vicende calcistiche con la puzza costantemente sotto al naso. 

Il Como é una buona squadra formata da buoni calciatori, spinto da un pubblico numeroso e accompagnato da un grande blasone. Il Gozzano é un'ottima squadra espressione di un piccolo paese e guidata da dirigenti appassionati che sanno fare calcio. Golia da una parte, Davide dall'altra. Ci si sta sfidando da inizio stagione e si é sempre stati davanti. Lo scontro diretto sará tra due partite e qualsiasi combinazione di risultati possa proporre la prossima, interlocutoria giornata, sará pesantissimo in chiave promozione. 

Io non vedo l'ora che arrivi, senza tanti sospetti o fantasmi. Non temo il Como e tanto meno arbitraggi o aiuti fantomatici. Credo che sará una partita di calcio e che vincerá il più forte. 

Io non sospetto, lavoro. La mia squadra non sospetta, gioca. 

Lasciamo agli altri l'illusione di poterci raggiungere.